Lezione di Teoria e metodo dei mass media tenuta dalla professoressa Elena Marcheschi.
Durante gli anni 60’ e 70’ Il corpo diventa uno dei
principali temi della ricerca artistica, gli artisti attraverso le perfomance
attraverso l’uso delle telecamera portano avanti delle indagini sul proprio
corpo , corpo inteso come volume , struttura fisica e come organo di
riflessione sull’identità. E il video in questi secondi testi viene utilizzato
secondo una modalità che va oltre la semplice documentazione.
Artisti come Bruce Nauman, Vito Acconci, Peter Campus, Dan
Graham, realizzano delle permofance che sono concepite nel concetto video e
nelle videoinstallazioni.
•Vito Acconci è un artista di origine italiana operativo in
ambito newyorkese, inizia la sua carriera artistica negli anni 70 è fotografo,
poeta, architetto e negli anni 70 e 60 utilizza la tecnologia video all’interno
di alcune performance, in particolare il lavoro di acconci si concentrava
sull’uso del monitor nella realizzazione del circuito chiuso.
Abbiamo visualizzato il video Center del 1971. Sono rimasto
particolarmente colpito da questo video, lui punta il dito verso lo schermo, e
quindi anche verso di noi spettatori, per ben 21 minuti fin quando il suo
braccio cede.
Dopo Vito Acconci abbiamo parlato anche di Bruce Nauman.
•Bruce Nauman è uno scultore , musicista e approda alla
perfomance negli anni 60 e sono soprattutto perfomance che lui realizza
all’interno del suo studio.
- Walking in an exaggerated man 1967-1968 Bruce Nauman.
• Peter Campus: si è formato in ambito cinematografico nel
70 acquista la prima attrezzatura video e lavora anche lui su questo rapporto
tra identità, realtà e presenza di un doppio.
-
Three Transition
1971.
Quindi il corpo diventa sia l’oggetto ma anche il mezzo per
la realizzazione di un processo artistico e la telecamera diventa uno strumento
per estendere la capacità umana di vedersi di ascoltarsi. Una sorta di
estensione percettiva intima, come se la telecamera potesse andare a
intercettare a scovare quelle ambiguità, quelle irregolarità degli individui.
Una critica americana che si chiama Rosalind Krauss aveva elaborato per queste
perfomance la definizione di NARCISISMO VIDEO rivelando come nel lavoro di
Acconci e di altri che riversavano la telecamera su se stessi, la pulsione
narcisistica fosse un po’ come il primo motore dell’opera.
Riguardo gli anni 60’ abbiamo analizzato anche artisti come
Steina & Woody Vasulka.
Woody Vasulka ha una formazione come ingegnere, ha studiato
all’accademia cinematografica di Praga e ha iniziato a realizzare film in 35 e
16 mm., Interessandosi più all’aspetto
tecnico in ambito cinematografico che all’aspetto narrativo.
Steina Vasulka ha una formazione musicale ed è violinista.
Essa ha fatto ricerche musicali in
corrispondenza all’indagine elettronica.
Nel 1971 a New York fondano un centro che si chiamava THE
KITHCEN. Era un centro di diffusione di video sperimentale, un centro di
produzione, un luogo di aggregazione , luogo che ha dato sviluppo a un ambito
critico.
E Fin dall’inizio, dall’avvento delle tecnologie
elettroniche nel mercato, i Vasulka avviano una indagine sulla sperimentazione
del mezzo.
In Noiefields ,del 1954, andando a variare segnale video e
radio hanno creato questo effetto astratto molto strutturale e attraverso delle
centraline di coloritura sono intervenuti in modo cromatico sulla generazione
di queste forme.
-posto qui il video.
Gli anni 60’sono gli anni in cui si cominciano a sviluppare
le prime ricerche attraverso il computer ed è in quegli anni che viene coniato
il termine di computer grafica.
Gli artisti in questo caso erano i tecnici, gli ingegneri
delle grandi società informatiche che portavano avanti le proprie ricerche
tecnologiche e che successivamente entrarono in contatto anche con altri artisti.
E alla base di queste ricerche grafiche c’era l’elaborazione
dei software. Quindi negli anni 60 l’immagine che viene elaborata dai computer
è una immagine fissa in bianco e nero ed è una immagine che ha a che fare con i
segni astratti, queste immagini potevano essere
scatenate da un principio di random ; quindi gli artisti utilizzavano
questa idea di random di casualità, per dare avvio alla costruzione di piani e
di forme inaspettate.
Ma elemento particolarmente importante è che nel giro di
pochi anni i tecnici iniziano a scrivere anche programmi per il movimento delle
immagini e ciò è stato un grande passo in avanti per lo sviluppo dell’arte
informatica.
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