lunedì 15 febbraio 2016

11° Lezione Teoria E Metodo Dei Mass Media. Accademia Di Belle Arti Alma Artis Academy Pisa. Elena Marcheschi.

Lezione tenuta presso l'Accademia Di Belle Arti Alma Artis Academy PIsa.
Lezione di Teoria e Metodo dei mass media tenuta dalla professoressa Elena Marcheschi.

In quest'ultima lezione di questo corso abbiamo cercato di parlare del fantastico, ma non fantastico inteso come fantasy.
Fantastico come infrazione, come modalità di sguardo rispetto alle problematiche del reale, che non è realistico verosimigliante ma che si va un po’ a mettere sui binari del sogno, sulle modalità attraverso cui sogniamo.
Fantastico che ha a che fare con queste logiche, spostamento di elementi, infrazioni di spazio e tempo e che riguardano la possibilità che certe cose avvengano o non avvengano. Si tratta di opere che ci lasciano anche un po’ di interrogativi, come spettatori.

Abbiamo visto cinque lavori, prodotti da artisti differenti, durante la lezione e ognuno di noi ha cercato di spiegare ciò che questi video potevano suscitare dentro di noi.

1) Il primo lavoro visualizzato è stato "UTEN TITTLE" ( senza titolo ) prodotto nel 2005 da un'artista Norvegese di nome Anja Brejen.  

2) "Coagulate" prodotto nel 2009 da Mihai Grecu. Lavoro più simbolico, più metaforico. Sono riprese dal video e con modifiche fatte sul video. Lui in questo caso ribalta la realtà con l’uomo e con il pesce.
 
Il lavoro di questo artista si concentra sulle fobie contemporanee, sulle paure, le ossessioni, su cosa potrebbe verificarsi di incontrollato e di incontrollabile.

3) "Naufrage" prodotto nel 2008 da Clorinde Durand.
Anche qui il tema è drammatico e misterioso. E' presente l'iperrealismo. E' un lavoro ad alta definizione perché è stato girato a 1000 immagini al secondo.

-scatto preso dal video.

4)"Hypocentre" prodotto nel 2013 da MenilMonde.
qui posto il link del sito dopo è possibile visualizzare questo lavoro:
https://vimeo.com/74857458 .

e l'ultimo ma il più commovente, a mio parere, lavoro è "Portrait From Haiti". Si riferisce alla storia di un uomo che rimasto vittima delle disastrose catastrofi naturali di Haiti è rimasto sotto le macerie per 6 giorni ed è sopravvissuto. Il suo nome è Jen Kristensen.



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