domenica 15 novembre 2015

2° Lezione GRAPHIC DESIGN E LETTERING ACCADEMIA DI BELLE ARTI PISA.

Lezione tenuta presso Accademia di Belle Arti Pisa Alma Artis Academy
Lezione di Graphic Design e Lettering tenuta dal docente Giorgio Ott.

L'ultima interessante  lezione di Graphic Design e Lettering è stata divisa in tre parti.
1) Introduzione alla storia del Lettering.
2) Esercitazione( creazione di un font).
3)Piccolo accenno al Graphic Design.

Il lettering è l'aspetto fisico del linguaggio e è lo studio di nuovi caratteri con una particolare forma.
Nel linguaggio della pubblicità e della grafica  è  l’operazione che porta a scegliere i caratteri con cui comporre un testo che accompagna un annuncio pubblicitario, che serve di commento a un’immagine, a un disegno o  a una serie di disegni.
Le origini del Lettering si riscontrano nella comunicazione tramite immagini, nella possibilità di rappresentare sia concetti reali che astratti ( periodo di riferimento •6000 - 4000 a.C.). Queste figure rappresentavano scene di vita quotidiana o scene dedicate alle divinità.
• 3000 a.C. E' presente l'incisione su argilla tramite un piccolo bastoncino cuneiforme. Già un grande salto rispetto alla precedente fase perché si inizia a rappresentare graficamente.
•1300 Alfabeto Fenicio ( sinistrorso) composto da 22 grafemi. In questo caso è il primo tentativo di creare un alfabeto.
•900 a.C L’afabeto greco 24 lettere, le lettere hanno una forma evoluta dovuta anche allo sviluppo della civiltà. ( alfabeto destrorso). Di conseguenza non solo i contenuti della lingua si evolvono ma si evolve anche la sua struttura, la sua estetica.
Un’evoluzione puramente grafica dell’alfabeto greco è quello etrusco.
•Capitali quadrate, capitale libraria, capitale rustica.   800 a.C.
•Capitali quadrate: è l’alfabeto che i romani utilizzavano nei fregi di una colonna, cioè quando si doveva decorare case ricche, o ad esempio il Colosseo si utilizzavano quelle lettere li. Ed era l’alfabeto istituzionale e da cerimonia, era quello decorativo. Queste scritture venivano fatte a scalpello sulla pietra viva e quindi c’era la necessità anche pratica di utilizzare delle forme semplici veloci e facili da rappresentare.
•Capitale libraria è una forma più veloce di scrittura, nel senso che manca ,come prima cosa, l’imponenza delle forme delle capitali quadrate, invece qui abbiamo un carattere più veloce, a mano. Si parla di caratteri utilizzati fondamentalmente sulla pergamena. E le capitali librarie venivano utilizzate non tanto nella vita comune ma nella scrittura alta, ovvero di leggi, trattati. Era la scrittura utilizzata dalla parte alta della società ed aveva una sua eleganza e  una sua distinzione.
•Capitale rustica: sono delle forme molto più veloci delle altre. La scrittura che veniva usata in campo commerciale, mercantile, però sempre da un certo tipo di istruzione.
Quindi diciamo già ci sono tre approcci diversi a quella che è la scrittura, a quello che è il lettering.
•Un altro alfabeto interessante è Onciale(VI secolo d.C).
Venivano usate dalla chiesa per la diffusione del messaggio Cristiano che non può utilizzare gli alfabeti rustici romani perché impiegati nei testi pagani. E poi si inizia a scrivere sulla pergamena.
Venne la necessità di differenziarsi dai testi pagani. Hanno anche una somiglianza a quelli che sono gli alfabeti gotici.
•1200 d.C. La scrittura gotica. La scrittura gotica venne adottata dal nazismo come “ font” di riferimento. È un font molto complesso da realizzare, tutta la scrittura veniva fatta su carte a mano con dei pennini bagnati nell’inchiostro, pennini calligrafici, con una angolazione. Questa angolazione serve   a realizzare le forme dell’alfabeto gotico.
La scrittura gotica si sviluppa durante il medioevo ed è una di quelle scritture, a differenza del fenicio o di quella onciale, che è rimasta.
Ed è una di quelle rappresentazioni grafiche che sono rimaste anche fino ad oggi.
•1350 Con questo tipo di gotico nel 1300  vi era una tale specializzazione di chi scriveva in gotico che arrivava a rappresentare in un dato modo, in uno sviluppo che portava a scritture molto complesse. Il gotico veniva usato anche per testi sacri.
•Nel 1450 Gutenberg rivoluziona il mondo della scrittura occidentale con la stampa a caratteri mobili.
Il procedimento di Gutenberg di stampa consisteva nell’allineare i singoli caratteri in modo da formare una pagina, che veniva cosparsa di inchiostro e pressata su un foglio di carta o di pergamena. L’innovazione stava nella possibilità di riutilizzare i caratteri. Una rivoluzione tecnica ma anche culturale.
• 400 anni prima in Cina Bi Sheng è stato un tipografo e inventore cinese, realizzatore del primo sistema di stampa a caratteri mobili. Il sistema di Bi Sheng, fatto di caratteri di terracotta, fu inventato fra il 1041 e il 1048 in Cina.
Con la tecnica precedente, cioè la xilografia, le matrici di stampa venivano ricavate da un unico pezzo di legno, che poteva essere impiegato solo per stampare sempre la stessa pagina, finché non si rompeva la matrice, cosa che accadeva molto spesso.
•Le lettere rinascimentali : si sviluppa tutta la parte di creazione dei font. Perché comunque vi era chi creava caratteri, chi ne inventava di nuovi.
•1531 Claude Garamond.
E’ importante capire come il lettering si sviluppa dietro all’ingegno personale, a figure come tipografi che si dedicano alla creazione di nuovi font, di nuove forme di scrittura.
Bisogna pensare che dietro ad ogni singolo font ci sono delle forme da equilibri da disegni, e di dare al font una sua estetica.
•I DIDOT 1700.
John Baskerville 1730.
•1768 william Caslon.
•Giambattista Bodoni (1768) Elabora e affina i caratteri francesi di Fournier e Didot, dedica l’intera vita alla creazione di un carattere costruito su moduli costanti. Rettificato secondo una particolare sensibilità ottica che lo renda perfetto ai contrasti e nella perfezione. Cerca di creare quello che è l’alfabeto perfetto. Le grazie delle singole lettere,i pesi …  Cerca di creare una alfabeto elegante, bilanciato, perfetto.
•1900 Arnold Bocklin. I caratteri Decò. E i riferimenti sono la decorazione ed il mondo floreale.
Quindi nel corso del tempo varia anche la finalità di un font.
•L’esperimento Bauhaus. Joseph Albers e il font si chiama Stencil 1920.
C’è la volontà di ricondurre a un modulo un font, che non era molto leggibile, infatti erano forme che nascevano più da un esercizio di stile che da una reale necessità di creare qualcosa.
•1928 Il FUTURA si basa su tre forme geometriche, fatto da Paul Renner. È l’abc del lettering si usa moltissimo. Anche qui viene data una regola di provare a sviluppare un alfabeto che si basa sulle tre forme basi della geometri: due piccoli quadrati, un triangolo e un cerchio.
•1932 Stanley Morrison -Times New Roman che è usato moltissimo oggi, uno dei più famosi.
Incaricarono questo grafico di rappresentare in maniera moderna il nome di un quotidiano. E c’era la necessità di creare un font che fosse il più possibile moderno e fosse il più possibile leggibile; che fosse possibile oltretutto rientrare, essere conforme ad una pagina di giornale.
•1927-1965 A partire dagli anni 20 fino al 65 si opera in maniera contemporanea: 
LE GRANDI FAMIGLIE DEI CARATTERI LINEARI sono : Gill Sans 1927- Folio 1957 – Helvetica 1957- Optima 1958. Questi font hanno in comune tutte una certa pulizia, sono forme molto nette, equilibrate fra di loro che poco hanno nella decorazione e vanno nella direzione della praticità.
Anatomia di un font :

•Nel 1954 Massimiliano Vox, studioso di caratteri francese, propone una classificazione dei caratteri più dettagliata. Nel 1962 l’Associazione tipografica internazionale la adotta come classificazione ideale.
•Nel 1964 viene ancora migliorata e unificata in tutti i paesi. Questa classificazione oggi viene riconosciuta nella sigla DIN 16518.
Questa normativa suddivide i caratteri tipografici in 11 grandi famiglie, nelle quattro lingue principali. Naturalmente anche i numeri dei rispettivi gruppi sono normalizzati.
Cercare la classificazione. Suddivisione tipo :
•Lapidari Trajan: sono  tutti quei font che si rifanno alla tradizione romana e che hanno grazie(terminazioni alla fine dell’asse verticale) molto nette che sembrano fatte con lo scalpello. E Sono dei font molto importanti e di solito vengono utilizzati maiuscoli rispetto agli altri.
•medievali:  Traktur : Sono i gotici che sono font fatti con un pennino obliquo e che hanno uno sviluppo molto netto e preciso con un incrocio a 45° con le grazie.
•veneziani: times new roman:  Sono abbastanza assimilabili da un punto di vista estetico con i transizionali. Le grazie dei veneziani sono grazie piu morbide, quelle dei transionali sono un po' più netti più sottili e non hanno il rigore dei bodoniani.
•transizionali : New Baskerville
•bodoniani :Bodoni : Hanno grazie geometriche e sottile con le linee che corrono parallele.
•ornati : ReneLouis :Sono dei font che hanno alla fine del bastone una decorazione, ma non sono inquadrabili in un elemento grafico definito di varie altezze etc perché possono finire con delle grazie decorate in modo diverso.
•egiziani Courier
•lineari Helvetica :sono tutti quei font che hanno questa terminazione netta senza alcun tipo di grazia che fanno della leggibilità pulizia ed equilibrio il loro elemento cardine.
•fantasia Marker Felt :( tipo di scrittura a pennarello) Sono quei font un po’ meno ordinati.
•scritti Old script :Sono una famiglia a sé che sono tutti quei font che si possono assimilare al mondo inglese ovvero quello degli ornati che hanno quelle forme “ balocche “ circolari.

Nessun commento:

Posta un commento