lunedì 16 novembre 2015

3° Lezione di Fotografia Accademia Di Belle Arti Pisa AlmaArtisAcademy

Lezione tenuta presso Accademia Di belle Arti Pisa AlmaArtisAcademy.
Lezione di Fotografia tenuta dal docente Nicola Gronchi .

In questa lezione abbiamo concluso la carrellata dei fotografi, contemporanei e non, più importanti; e dopo ciò abbiamo analizzato concetti come negativo , Raw, Jpeg, tiff, conservazione e archiviazione.

ROBERT DOISNEAU

Francia 1912- 1994
Ha fotografato moltissimo strade e volti della periferia parigina, ha prodotto report per l'agenzia RAPHO ed è molto famoso per la foto " il bacio" scattata davanti l'Hotel de Ville a Parigi.
All'età di ventidue anni inizia la sua attività di fotografo industriale presso la fabbrica della Renault.
Il suo nome viene ricordato soprattutto per le sue foto riguardanti la vita di strada della capitale francese, caratterizzate da una sincera e umoristica rappresentazione della società e dell’ambiente parigino.
Caratteristiche sono le sue istantanee, le foto molto ironiche e molto spesso nelle sue foto è presente il tema del bacio.
ROBERT MAPPLETHORPE
USA 1946- 1989
Ha fatto moltissimi ritratti in studio,still life ( soprattutto di fiori e piante), fotografa in bianco e nero ed ha una estrema cura dell'inquadratura e dell'uso della luce.
Nasce nel Queens nel 1946 , a soli 16 è sorprese mentre tenta di rubare da un negozio di Times Square un giornaletto pornografico gay, parlando di quell’esperienza disse : “ pensavo che se avessi potuto in qualche modo renderli arte, se avessi potuto mantenere quella sensazione, avrei creato qualcosa di unicamente mio”.
Inizia a fotografare con la Polaroid ma è con l’uso dell’Hasselblad che può finalmente mettere in pratico il suo tecnicismo che lo ha reso famoso.
La maggior parte delle sue foto è realizzata in studio. I suoi temi più comuni forno ritratti di celebrità ( tra cui Andy Warhol, Deborah Harry, Patti Smith e Amanda Lear), soggetti sadomaso e studi di nudo spesso maschili con eccezioni anche femminili.
Gioca molto sui bianchi puri e sui neri per quanto riguarda il fondo. Sui modelli enfatizza la muscolatura. Era anche appassionato di still life soprattutto riguardo fiori. Fa anche test per quanto riguarda la trasparenza di determinate categorie di fiori.
Inizia a fotografare con la Polaroid ma è con l’uso dell’Hasselblad che può finalmente mettere in pratico il suo tecnicismo che lo ha reso famoso.
La maggior parte delle sue foto è realizzata in studio. I suoi temi più comuni forno ritratti di celebrità ( tra cui Andy Warhol, Deborah Harry, Patti Smith e Amanda Lear), soggetti sadomaso e studi di nudo spesso maschili con eccezioni anche femminili.
Gioca molto sui bianchi puri e sui neri per quanto riguarda il fondo. Sui modelli enfatizza la muscolatura. Era anche appassionato di still life soprattutto riguardo fiori. Fa anche test per quanto riguarda la trasparenza di determinate categorie di fiori e una delle sue caratteristiche è che cercava di enfatizzare le forme geometriche; in più ha delle forti intuizioni per quanto riguarda la scelta della posa.

SEBASTIAO SALGADO
Brasile 1944
Attualmente vive a Parigi ed è considerato uno dei più grandi fotografi ha prodotto moltissimi reportage e ritratti. 
Fa parte prima dell’Agenzia Sygma, poi Gamma per approdare alla Magnum occupandosi soprattutto di reportage di impianto umanitario e sociale.
Utilizza principalmente la Leica per la sua versatilità d’uso e la qualità delle ottiche.
“ Diversamente dal cinema e dalla televisione , la fotografia ha il potere di produrre immagini che non sono dei piani continui ma dei ritagli di piani: frazioni di secondo che raccontano delle storie complete”dice Salgado.
Troviamo molte scene di vita soprattutto per quanto riguarda il suo viaggio in Africa, ma in generale dei suoi viaggi.
Tra i fotografi esaminati è colui di cui ho ammirato maggiormente le foto prodotte.

STEVE McCURRY
USA 1950 
E' un fotografo contemporaneo, è un fotoreporter, fotografa moltissimo le conseguenze della guerra e fa moltissimi ritratti.
Ha studiato fotografia e cinema ma poi si è laureato nel 1974 in teatro.
Realizza per due anni reportage sull’India per poi continuare a documentare conflitti internazionali, tra cui le guerre in Iran e Iraq, Beirut, cambio, Filippine, Afghanistan e Guerra del golfo. Fotografa moltissimo i volti di coloro che sono stati devastati dalla guerra.
Il suo scatto più famoso è lo scatto che ritrae la ragazza afgana che è stato definita come la fotografia più riconosciuta nella storia di Natiol Geographic.

TERRY O’NEILL
USA 1938
Ha lavorato a Londra e ha fatto moltissimi ritratti a famosi artisti musicali e dello spettacolo.
Terry O’Neill iniziò la sua carriera di fotografo all’età di 22 anni e cominciò presto a collaborare come freelance con le riviste Vogue, Paris Match e Rolling Stone.
I suoi legami con il mondo Hollywood hanno contribuito all’immenso successo di O’neill a livello internazionale. Ha fotografato i Beatles, Rolling Stones, star di Hollywood fino ad arrivare ad essere il fotografo preferito della famiglia reale inglese per le foto che la famiglia inglese manda in giro per il mondo.
I suoi scatti mostrano come l’approccio,frutto del legame di amicizia tra il fotografo e il soggetto, delle foto possa produrre immagini intime, uniche, spontanee e naturali.

DAVID La CHAPELLE
Usa 1963.
E' attivo a New York nell'ambito della moda,foto pubblicitarie ed è famoso per il suo stile surreale.
Lui costruisce con attenzione i suoi set, ha un team di persone che gli creano un vero e proprio set fotografico molto particolare.
Utilizza colori molto forti, molto enfatizzati che creano un contrasto sempre molto elevato fra le sue immagini.
Ha uno stile surreale, onirico e ironico.
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In ogni opera d’arte si esprime una forma originale creata dalla fantasia di un autore.
Questo perché in qualsiasi opera d’arte è presente:
11)   c’è tutta la sensibilità dell’artista.
22)   C’è il riflesso della cultura e della società
33)   C’è l’importanza delle tecniche e dei materiali con cui è stata elaborata
44)   C’è un messaggio che supera il tempo e il luogo in cui è stata creata per diventare un simbolo, un’icona.
Oggi l’arte è soprattutto comunicazione, la fantasia degli artisti si scatena nel realizzare immagini che hanno quasi sempre un significato simbolico ed un valore sociale da comunicare.

Ogni singola fotografia è un qualcosa di unico. Ma per iniziare dobbiamo scartare l'idea che la fotografia riproduca un oggetto com’è, quale essenza oggettiva di alcunché.
Infatti Berenson e Schwarz dicono :
• "Una tal cosa non esiste” ( Berenson). 
• “Innumerevoli fotografie scattate nelle medesime condizioni ottiche non daranno mai risultati assolutamente identici”( Schwarz).

Una riproduzione infatti non può essere mai qualcosa di amorfo, dietro c’è sempre una scelta.
Il fotografo è un critico ( è cosi che lui si definisce il cui compito però non è quello di giudicare bensì di darci una chiave di lettura di un’opera. (secondo U. Mulas).
L’importante è che l’artista lasci entrare dentro, di capire l’opera all’osservatore.
È fondamentale che il fotografo nel suo lavoro rispetti pienamente le caratteristiche dell’opera cercando di capire come l’autore avrebbe voluto che l’opera fosse vista dal pubblico, o nel caso di artisti contemporanei, eseguendo il lavoro in stretta collaborazione con essi.

Fino all’avvento del digitale la fotografia è sempre stata avvolta da un’aura di verità infatti se un evento è riprodotto fotograficamente allora è reale quasi come se la fotografia fosse realmente quell’”arte automatica”, come amavano definirla i pittori all’epoca della sua invenzione per denigrare questa nuova forma espressiva.
In realtà si tratta di una falsa credenza. Infatti, quando osserviamo un evento attraverso una fotografia, anche senza che siano state apportate modifiche tipo fotomontaggio, noi non vediamo l’evento direttamente ma lo percepiamo nel modo in cui l’occhio del fotografo l’ha visto. 

IL NEGATIVO :
negativo fotografico chimico e negativo digitale.
negativo fotografico chimico 
Gli elementi fondamentali che caratterizzano il negativo fotografico chimico sono essenzialmente quattro :
 1) il negativo è un punto di passaggio per poter fruire delle immagini con esso riprese e questo comporta un passo ulteriore: la stampa.
2) Se conservato correttamente il negativo costituisce anche la prova inconfutabile della paternità dell’opera.
 3) Da un negativo è possibile ottenere infinite stampe, anche profondamente diverse l’una dall’altra.
 4) Nel negativo sono comprese molte più informazioni di quante possano essere rappresentate su un qualsiasi metodo di stampa ed è per questo che è possibile ottenere diverse interpretazioni dello stesso negativo.
Negativo digitale
Attraverso il formato grezzo RAW in realtà abbiamo uno strumento con le stesse potenzialità di un negativo ed anche con qualcosa di più.
Con il termine Raw ( “ grezzo “ dall’inglese o comunque in questo caso dati non lavorati ) si definisce il formato di ripresa digitale costituito dai dati scaricati direttamente dal sensore, prima che il software interno alla fotocamera intervenga con tutta una serie di regolazioni.
Considerato il fatto che il formato Raw, analogamente alla pellicola negativa , è un formato transitorio di passaggio nel senso che da questo si potranno ottenere dei formati come Jpeg O TIff, ma che da un Jpeg o un Tiff non sarà mai possibile ottenere unRaw, Automaticamente gli scatti Raw costituiscono una prova inconfutabile della paternità di una foto.
Un altro punto a favore dell’utilizzo di questo formato è costituito dal fatto che i software utilizzabili per la costruzione di conversione sono in continuo sviluppo e ad ogni versione vengono aggiunte caratteristiche e potenzialità nuove.
Considerando le caratteristiche del negativo chimico prima elencate alla luce delle possibilità offerte dal formato Raw, ci acorgiamo che le similitudini finiscono per essere molte:
11)   il formato Raw, come il negativo è un punto di passaggio; Le nostre immagini per essere diffuse hanno bisogno di un processo di conversione verso formati universali quali il Jpeg o il Tiff.
22)   Non essendo possibile ricreare un Raw da un altro formato universale questo costituisce prova della paternità dell’opera.
33)   Come da un negativo, anche dal file Raw è possibile produrre molte e diverse versioni della stessa immagine.
44)   Il formato Raw rispetto a tutti gli altri formati immagine registra un numero maggiore di inforamzioni.
Il formato grezzo Raw rispetto al negativo chimico ha il grande vantaggio che di essere duplicato senza alcuna perdita d’informazione in modo da avere un’ulteriore garanzia sulla conservazione dell’archivio fotografico.
L’impiego del formato Raw in ripresa consente la regolazione di tutti i parametri dopo la ripresa senza costituire compromessi qualitativi. Con Raw li posso correggere senza perdere la qualità.

CONSERVAZIONE E ACRCHIVIAZIONE
Le immagini digitali sono un insieme di numeri binari che richiedono l’uso di un computer, o comunque di uno strumento di lettura digitale del supporto, per essere tradotti in immagine visibile e fruibile.
PELLICOLA E SENSORE.
La fotocamera analogica “scrive” con la luce su un supporto chiamato pellicola, rispettando il percorso tra obiettivo, diaframma ed otturatore che determina il tempo di esposizione. Lo stesso avviene con una fotocamera digitale dove, al posto della pellicola collocata sul piano focale, trova posto un sensore in grado di convertire i fotoni in segnali elettrici.
L’immagine fotochimica è caratterizzata dalla qualità specifica del supporto su cui viene memorizzata, differenziato su ogni emulsione in sensibilità, contrasto, rendimento cromatico e nitidezza.
In pellicola è in pratica impossibile raggiungere l’indistruttibilità assoluta delle informazioni contenute, che con il tempo andranno perdute o comunque sensibilmente deteriorate.
La pellicola mantiene dunque caratteristiche specifiche con l’indubbia possibilità di creare immagini anche senza energia elettrica. 
Non tutte le pellicole sono uguali. Ci sono due tipi di pellicola principalmente: la pro e quella amatoriale.
Quella Pro ha bisogno anche di un periodo di stoccaggio. Viene conservata principalmente in un frigorifero.

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